Progetto di recupero delle aree tra Porto Franco Vecchio e Porto Franco Nuovo di Trieste.
Consulente Scientifico e Assistente al Responsabile del Procedimento con incarico dell’Autorità Portuale.
Il frontemare di Trieste si estende per circa 4 km ed è compreso tra il Porto Vecchio ed il Porto Nuovo della città. Sull’ambito di questi 4 km insistono una serie di edifici di rilevante importanza, come luoghi deputati alla cultura e alle varie amministrazioni, nonché delle porzioni di specchi acquei che sono ambiti di attività sportive legate al mare e di attività commerciali di vario genere.
Le amministrazioni congiunte, Comune ed Autorità Portuale, hanno ritenuto di promuovere un Piano di Recupero quale supporto alla progettazione di un concorso internazionale per la riqualificazione di un’area strategica per la città.
La progettazione ha riguardato vari ambiti, come il restauro e riuso degli edifici, l’arredo urbano, i collegamento pedonali, le aree pedonali con funzioni di centri commerciali e direzionali in superficie, la viabilità e i parcheggi interrati, e i percorsi tematici museali e culturali.
Approvato dal Comitato Tecnico dell’Autorità Portuale come piano di indirizzo per il Concorso di Idee del Comune di Trieste e Autorità Portuale per il recupero del Frontemare della città.
Il concorso per i vari ambiti ha avuto i seguenti vincitori:
ambito Stazione Marittima: arch. Mario Bellini;
ambito della Lanterna: arch. J. Busquets;
ambito Canale Ponterosso: studio gruppo Teherani;
ambito Magazzino Vini: arch. Boris Podrecca;
ambito piazza Venezia: arch. Carmen Andriani;
ambito Rive: arch. Franco Zagari.
Importo delle opere previste nel piano circa: 700 milioni di euro.
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